Utilizzo dei social network tra gli adolescenti
I social network: Facebook, YouTube, Instagram e TikTok, sono diventati uno dei mezzi di comunicazione più comune tra gli adolescenti (Rathakrishnan et al., 2019).
Il 95% degli adolescenti italiani possiede un cellulare (Ipsos 2017) e secondo una ricerca condotta da Skuola.net, UniFirenze e La Sapienza per Generazione Connesse il 47% dei giovani afferma di trascorrere più di 5 ore al giorno online.
In questo articolo
Adolescenza: tra nuove e vecchie sfide
L’adolescenza si caratterizza come una fase evolutiva in cui vulnerabilità, incertezza, definizione della propria personalità e confronto costante con il gruppo dei pari la fanno da padrone. I giovani di oggi, rispetto al passato, esercitano questo confronto sociale, così peculiare per la strutturazione della loro identità, non solo in presenza, in quelli che sono gli ambienti tipici dello scambio relazionale (scuola, ambienti ricreativi/sportivi), ma anche all’interno delle piattaforme social, in cui la realtà è fatta di video, foto, like e commenti.
Se è indubbio che il modo social offra alcune opportunità come la possibilità di stringere e mantenere legami affettivi a distanza e condividere interessi, porta con sé alcune insidie.
Uso dei social network, insoddisfazione corporea e preoccupazioni per il cibo: quale relazione?
In particolare, la letteratura scientifica si è interessata allo studio delle correlazioni tra uso dei social network, insoddisfazione corporea e preoccupazioni relative al cibo.
Immaginiamo un adolescente, nella sua stanza, da ore impegnato in un continuo e perpetuato scrolling (scorrimento delle pagine social), bombardato da immagini e video che si susseguono davanti ai sui occhi. Nelle immagini e nei video il protagonista indiscusso è il corpo. Un corpo spesso esile, sottile, sessualizzato o muscoloso, che glorifica un ideale di bellezza standardizzato e irrealistico, esaltando la perfezione e demonizzando il grasso.
Il giovane si trova quindi ad essere esposto ad un ideale estetico che lega magrezza, muscolosità e attraenza con felicità, desiderabilità e status sociale e può inoltre non essere totalmente consapevole di quanto il mondo online non rappresenti lo specchio della realtà, ma un’immagine distorta della stessa, filtrata, photoshoppata e costruita.
Consideriamo infatti le numerose immagini ritoccate postate online al solo scopo di allinearsi ai canoni odierni di bellezza ed ottenere di conseguenza, attraverso like e commenti positivi, approvazione sociale.
Insoddisfazione corporea: fattore di rischio per i disturbi alimentari
La ripetuta esposizione a immagini di bellezza socialmente condivise può portare alla loro interiorizzazione, assumendole come punto di riferimento in base a cui giudicare sé stessi, e al desiderio di raggiungere standard fisici irrealistici. Maggiore sarà la discrepanza tra l’immagine del corpo reale e l’immagine del corpo ideale («il corpo che vorrei») più alto sarà il rischio di sviluppare insoddisfazione per il proprio corpo (body dissatisfation) (Jacobi et al., 2004) e di mettere in atto pratiche disfunzionali quali diete rigide, attività fisica eccessiva, controlli ripetuti sulle forme corporee.
In conclusione, l’uso disadattivo dei social, inteso come la quantità di tempo trascorsa online e l’uso della piattaforma social allo scopo di operare confronti sociali o auto-valutazioni negative da parte degli adolescenti, si associa ad un aumento dell’insoddisfazione corporea, che, come è noto in letteratura, è uno dei fattori di rischio di insorgenza di disturbi dell’alimentazione (Holland e Tiggemann, 2016).
Articolo a cura di
Dott.ssa Federica Ciuccoli
Psicologa e psicoterapeuta presso Centro Itinera.
Dott.ssa Carolina Posenato
Psicologa e psicoterapeuta presso Centro Itinera.