Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) è un Professionista Sanitario dell’area della riabilitazione. Esso svolge, in collaborazione con l’équipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e con altri professionisti dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.
La figura del TNPEE è ancora poco conosciuta e spesso confusa con altre figure professionali, come lo Psicomotricista o il Terapista Occupazionale. Esso si forma tuttavia in maniera specifica sull’età evolutiva, acquisendo puntuali competenze sullo sviluppo tipico ed atipico, sulle metodiche osservative e valutative e sulle metodologie di intervento.
L’intervento del TNPEE è infatti specifico per i bambini e adolescenti in età 0-18.
Nel suo lavoro svolge attività di studio, di didattica, di ricerca specifica applicata e di consulenza professionale; contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo lavorativo.
Presso Itinera il servizio è offerto dalla dottoressa Giada Martini

Quali sono i disturbi dei quali si occupa il TNPEE?
- Ritardo globale di sviluppo (“ritardo psicomotorio” o alterazione nell’acquisizione delle funzioni in età 0-5 anni)
- Disturbi della Coordinazione Motoria (impaccio motorio, maldestrezza, disprassia)
- Disturbi Generalizzati di Sviluppo e Disturbi complessi del Neurosviluppo
- Disturbi della Regolazione
- Disturbi della Relazione e della Comunicazione
- Disturbo dello Spettro Autistico
- Disturbi da Deficit di Attenzione, iperattività, impulsività
- Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
- Disturbi dello Sviluppo Intellettivo
- Disturbi Neurologici;
- Disturbi Neuromotori (paralisi cerebrali infantili; distrofie; paralisi ostetriche etc.);
- Disturbi Sensoriali;
- Sindromi genetiche

Cosa fa e come lavora il TNPEE?
Come abbiamo detto precedentemente, il TNPEE si occupa di “prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili”.
Ma nel concreto, questo cosa significa?
Il TNPEE realizza, innanzitutto, procedure osservative ed applica strumenti valutativi finalizzati a evidenziare e analizzare le aree di sviluppo del bambino e l’armonia e l’interazione fra queste; successivamente individua le difficoltà che emergono nell’area di potenziale sviluppo entro cui collocare l’intervento ma anche i punti di forza del bambino, delineando gli obiettivi di un possibile trattamento. Stabilisce un’alleanza di lavoro con la famiglia e promuove un lavoro di rete con gli operatori e la scuola che seguono il minore.
L’intervento del terapista è attento non solo al disturbo ma anche alla trasformazione che questo subisce nel corso del tempo. Inoltre, esso è di tipo “globale”, attento a considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze nonché l’interazione tra evoluzione della patologia e stadio di sviluppo. L’obiettivo ultimo deve essere sempre quello di operare per favorire soprattutto l’integrazione e l’armonizzazione delle competenze nelle diverse aree di sviluppo e una miglior qualità della vita. Per fare ciò, il Neuropsicomotricista utilizza il gioco come strumento privilegiato di intervento.
Attraverso il gioco e l’interazione, il TNPEE favorisce la ricomposizione di azioni disorganizzate aiutando il bambino a dar loro un significato condiviso; le parole sono scelte con cura: definiscono, sottolineano, amplificano, enfatizzano azioni ed emozioni. Utilizza in fase precoce strategie di sintonizzazione e di imitazione per rispecchiare la capacità di agire del bambino e rinforzare l’identità. Si avvale inoltre di tecniche specifiche per fascia d’età, per singoli stadi di sviluppo e di metodiche coerenti con i disordini presenti, basate sull’evidenza di efficacia e riconosciute dalla comunità scientifica.

Prevenzione, terapia e riabilitazione
Adesso, entriamo nello specifico di che cosa sono e che cosa si intende per prevenzione, terapia e riabilitazione
Attività di prevenzione
Il TNPEE interviene nella duplice prospettiva:
- prevenire sviluppi atipici nelle situazioni di rischio sia biologico che sociale;
- prevenire processi di esclusione del soggetto con disabilità, favorendo la generalizzazione delle competenze apprese nel setting terapeutico agli abituali contesti della sua vita.
Il compito del TNPEE è quello di individuare i bisogni del bambino e di effettuare attività di prevenzione nei confronti del singolo e della collettività. Promuoverà le azioni necessarie al mantenimento dello stato di salute e contribuirà, con le proprie competenze professionali specifiche, all’individuazione delle situazioni potenzialmente a rischio in età evolutiva.

Attività di abilitazione
Il TNPEE interviene sullo sviluppo di funzioni non ancora acquisite, favorendo l’emergere delle abilità motorie, di apprendimento, di comunicazione, di interazione e di relazione. L’emergere di tali abilità sarà necessario per svolgere compiti e richieste specifiche e generali, al fine di garantire le attività e la partecipazione del bambino, compatibilmente all’età e alla sua patologia e al livello di sviluppo, rispettando l’originalità della sua crescita e le caratteristiche dell’ambiente.
Attività di riabilitazione
In tali attività, il lavoro del TNPEE si basa sul recupero delle funzioni che per ragioni lesive o patologiche sono state ridotte o compromesse, attuando interventi terapeutico-riabilitativi.
Le funzioni riabilitate sono: mentali globali o specifiche, sensoriali, neuro-muscolo- scheletriche e funzioni correlate al movimento. Le tecniche riabilitative utilizzate sono specifiche per fasce d’età e per singoli stadi di sviluppo, adattando e personalizzando gli interventi alle particolari caratteristiche ed esigenze di ciascun bambino.

Come si attiva un percorso di terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva?
La richiesta di avviare un percorso di terapia della neuro e psicomotricità viene effettuata da uno specialista di riferimento per i disturbi dello sviluppo che solitamente è individuato nella figura dal Neuropsichiatra Infantile. A lui spettano la definizione diagnostica e il coordinamento degli interventi e di tutti gli operatori che prendono parte al progetto riabilitativo.
In presenza di chiare difficoltà di sviluppo, l’indicazione o prescrizione dell’intervento di terapia neuropsicomotoria può essere tuttavia formulata anche dal Pediatra di base o da altri specialisti di riferimento. L’intervento quindi si attiva e viene svolto su prescrizione specialistica.

Dott.ssa Giada Martini
Terapista della Neuropsicomotricità dell'Età Evolutiva (TNPEE) presso Centro Itinera.