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Hikikomori: quando la società diventa insostenibile e l’unica via d’uscita è l’isolamento

Il termine Hikikomori significa “stare in disparte” o “isolarsi” e descrive persone che scelgono di ritirarsi dalla società. Questo comportamento si manifesta principalmente nei giovani, che si rinchiudono nelle loro abitazioni, spesso nelle camere da letto, riducendo, nei casi più gravi, anche i contatti con i familiari.
Il fenomeno ha avuto origine in Giappone negli anni ’80, dove attualmente circa un milione di persone ne sono coinvolte. La diffusione del disturbo è ormai globale, toccando anche l’Europa, gli Stati Uniti, l’America Latina e l’Asia. In Italia si stima che ci siano circa 100.000 casi.

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Hikikomori tra fenomeno e discussione

La crescente attenzione verso il fenomeno ha portato alla creazione di realtà associative, che si occupano di ricerca e supporto ai pazienti e alle loro famiglie. Nonostante ciò, la definizione dell’hikikomori come patologia con una propria sintomatologia è ancora oggetto di discussione. Le ricerche si sono concentrate sul tentativo di stabilire se il disturbo possa essere distinto da altre forme di psicopatologia caratterizzate da ritiro sociale, ma vi sono sempre più prove che indicano l’hikikomori come una condizione a sé stante.

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Sintomi e cause dell’hikikomori

L’hikikomori si presenta come una progressiva tendenza all’isolamento, che porta il giovane a ritirarsi dal mondo sociale. Questo isolamento può avvenire dentro casa o, più frequentemente, nella propria stanza. In casi estremi, il contatto sociale si riduce quasi esclusivamente ai membri della famiglia, arrivando a situazioni in cui i pazienti si nutrono con pasti lasciati fuori dalla porta della loro stanza. Un altro aspetto distintivo del fenomeno è l’uso intensivo della tecnologia. I ragazzi hikikomori passano gran parte del loro tempo online, utilizzando dispositivi come computer e console. Tuttavia, è importante notare che l’hikikomori non deve essere confuso con la dipendenza da videogiochi, anche se quest’ultima può essere un aspetto presente in alcuni casi.

Le cause dell’hikikomori sono oggetto di studio. Una delle ipotesi più accreditate è che i ragazzi che sviluppano questa condizione siano spinti dalla pressione di una società eccessivamente competitiva, che li fa sentire incapaci di farvi fronte. Gli hikikomori spesso esprimono sentimenti di inadeguatezza, di essere “non all’altezza” e di ritenere il mondo troppo difficile da affrontare. Di fronte a questo scenario, scelgono il ritiro come unica soluzione possibile. Altri fattori possono includere difficoltà psicologiche preesistenti, come disturbi d’ansia o depressivi, che si acuiscono con il contesto sociale percepito come stressante.

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Trattamento ed efficacia

Ad oggi, le prove di efficacia dei trattamenti per l’hikikomori sono ancora limitate, ma la ricerca tende a suggerire un approccio integrato che combini psicoterapia e consulenza psichiatrica. Inoltre, interventi sociali graduali che puntano al reinserimento nella rete sociale sono risultati particolarmente efficaci in molti casi. Tuttavia, gli esperti avvertono che è necessario procedere con cautela, rispettando i tempi del paziente per evitare il rischio di abbandono terapeutico, o “drop-out”, se il trattamento è troppo invasivo o precipitoso.

Secondo alcuni professionisti, l’intervento dovrebbe comprendere prima un supporto psicoterapico, eventualmente affiancato da una terapia farmacologica, per poi passare, in modo graduale, al reinserimento sociale. Un errore comune, spesso causato dalle pressioni dei familiari, è quello di cercare di risolvere troppo velocemente il problema, magari imponendo divieti riguardo all’uso della tecnologia. Questa strategia, oltre a essere inefficace, può peggiorare ulteriormente la situazione, poiché spesso i dispositivi digitali sono l’unico mezzo di comunicazione con l’esterno per l’hikikomori, e anche uno strumento per l’intervento psicoterapeutico, poiché molti di questi ragazzi non accettano di uscire per recarsi in uno studio.

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Hikikomori: un disturbo complesso

In conclusione, l’hikikomori è un disturbo molto articolato, che richiede un approccio terapeutico mirato e personalizzato. La comprensione di questa condizione è ancora in fase di sviluppo, e richiede ulteriori ricerche per definire meglio le cause e i trattamenti. Il tema merita approfondimenti futuri, in quanto la sua diffusione è un fenomeno crescente che colpisce un numero sempre maggiore di giovani.

Dott. Jonathan Lisci

Psicologo e Psicoterapeuta presso Centro Itinera.

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