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Endometriosi e alimentazione: come gestire i sintomi

Parliamo di endometriosi e alimentazione. L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce milioni di donne in tutto il mondo e che spesso subisce un ritardo diagnostico di molti anni. La malattia si manifesta quando il tessuto endometriale cresce in sedi ectopiche, esterne all’utero. Questo provoca dolore pelvico cronico, dolore mestruale e ovulatorio e molti altri disturbi, tra cui stanchezza cronica e sintomi gastrointestinali.

La gestione dei sintomi, seppur complessa, può essere migliorata con l’adozione di un approccio multidisciplinare. Esso può includere il giusto supporto e trattamento ginecologico e l’affiancamento di un supporto di altri trattamenti specialistici, come quello psicologico, quello fisioterapico o osteopatico e nutrizionale. Una dieta corretta, infatti, gioca un ruolo fondamentale nella gestione dei sintomi che caratterizzano l’endometriosi. Questo si può riflettere nel miglioramento della qualità di vita delle donne affette da questa patologia. Ricordiamo però il significato del termine dieta, che deriva dal greco diaita, parola che significa stile di vita, modo di vivere e non privazione o sacrificio. E’ fondamentale sottolineare e trasmettere anche alle pazienti questo concetto, che non esiste una dieta prescrittiva univoca valida per tutte le donne affette da endometriosi. Bensì si può promuovere un cambiamento e una ristrutturazione delle abitudini alimentari che arricchiscano l’alimentazione e un percorso nutrizionale personalizzato nel migliorare i sintomi, senza rinunce.

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Alimentazione ed endometriosi: come la dieta può fare la differenza

Una corretta alimentazione può modulare l’infiammazione e il dolore che caratterizzano questa patologia. Cardine di questo concetto è l’introduzione di cibi genuini che appartengono alla nostra Dieta Mediterranea ormai da secoli. Lo stile alimentare dovrebbe infatti prevedere un costante consumo di frutta e verdura freschi, locali, colorati e di stagione. Questo è essenziale per apportare fibra, minerali e vitamine ad azione antiossidante (come la vitamina C e la vitamina E) per contrastare l’infiammazione. Un’altra fonte importante di fibra e vitamine si ritrova nei cereali integrali, in particolare nella loro versione in chicco. Di questi alimenti è suggerito il consumo variandone la tipologia durante la settimana. La fibra derivante da tutti questi alimenti supporta anche la funzionalità intestinale per un corretto metabolismo degli estrogeni. E’ altresì importante incentivare un regolare consumo di pesce, preferibilmente azzurro e di piccola taglia. Oppure di frutta secca a guscio, ricchi di acidi grassi omega-3, noti per le loro proprietà antiinfiammatorie.  Al contrario, un’alimentazione ricca in zuccheri, bevande alcoliche o zuccherate, grassi saturi di origine animale e ricca in sale, potrebbero peggiorare lo stato infiammatorio. Di conseguenza, quindi, anche la sintomatologia dolorosa.

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La giusta dieta parte dal supermercato

È anche importante che la paziente affetta da endometriosi diventi parte attiva di un percorso di ristrutturazione delle abitudini alimentari. Esso deve avere come punto di partenza quello di una corretta spesa consapevole al supermercato. La lettura delle etichette alimentari diventa uno strumento prezioso per conoscere la provenienza dei cibi, la qualità degli ingredienti che compongono un prodotto o la quantità di zuccheri e grassi in esso contenuti. Ma anche la gestione dei diversi metodi di cottura, l’organizzazione dei pasti settimanali o della composizione del piatto, Andiamo così a realizzare dei piccoli ma fondamentali passi di un percorso di conoscenza e miglioramento delle abitudini alimentari nella gestione nutrizionale dell’endometriosi.

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Endometriosi e alimentazione, l’importanza e il ruolo dell’intestino

Il supporto nutrizionale per l’endometriosi è importante anche nella gestione dei sintomi gastrointestinali. Parliamo di gonfiore, dolore addominale, alvo alterno, stipsi, meteorismo. Lo studio di Schink e colleghi del 2019, citato dalle linee guida ESHRE nel paragrafo II.6.e Nutrition delle stesse, evidenzia infatti una maggior prevalenza di allergie, intolleranze alimentari ma soprattutto sintomi gastrointestinali nelle donne affette da endometriosi, rispetto ai controlli.

Pertanto, è importante che l’esperto in nutrizione accolga e ascolti i sintomi delle pazienti, effettuando una corretta anamnesi. Se necessario, anche richiedendo il supporto di figure mediche specializzate come allergologi o gastroenterologi, per migliorare la visione del quadro e strutturare un intervento nutrizionale mirato al miglioramento del benessere intestinale e della paziente.

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Dieta ed endometriosi: evitiamo le privazioni fai da te

Molto spesso, infatti, le donne affette da endometriosi si prescrivono in autonomia delle diete di eliminazione o dei drastici cambiamenti nel loro stile alimentare. Esse si privano di intere categorie alimentari nella speranza di trarne beneficio, contribuendo così inconsapevolmente ad un impoverimento della loro dieta in termini di nutrienti e vitamine preziose. Vanno così incontro ad eventuali carenze nutrizionali e al probabile peggioramento di altri sintomi, come ad esempio la stanchezza cronica. Un impoverimento della qualità della dieta è correlato anche ad una minor varietà del nostro microbiota intestinale, con importanti conseguenze a livello della salute generale.

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Conclusioni

In conclusione, possiamo affermare che non esiste una dieta esclusiva per l’endometriosi che sia valida per tutte. Sicuramente, però, una corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella gestione dei sintomi correlati. Una dieta di stampo mediterraneo, antinfiammatoria, ricca di nutrienti benefici derivanti dal pesce, dagli ortaggi, dall’olio extra-vergine di oliva e dai cereali integrali può contribuire significativamente a ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita delle donne affette da questa condizione. Tuttavia, l’alimentazione da sola non basta. E’ necessario un approccio multidisciplinare che includa il supporto di figure specializzate e formate, di una corretta e regolare attività fisica, una corretta integrazione se necessaria, e una buona igiene del sonno. Solo con il giusto equilibrio tra tutti questi elementi è possibile affrontare con successo l’endometriosi.

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Studio Schink M, Konturek PC, Herbert SL, Renner SP, Burghaus S, Blum S, Fasching PA, Neurath MF, Zopf Y. Different nutrient intake and prevalence of gastrointestinal comorbidities in women with endometriosis. J Physiol Pharmacol 2019;70.

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Dott.ssa Carlotta Calitri

Biologa nutrizionista presso Centro Itinera.

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