Ci rivolgiamo agli adolescenti: ti capita mai di provare emozioni intense e di sentirti sopraffatto da esse? Hai difficoltà con gli altri? Ti domandi spesso se sei tu a sbagliare o sono gli altri a farlo? Ti capita di avere comportamenti impulsivi?
Sei invece un genitore con uno o più figli adolescenti e ti capita di sentirti sopraffatto dalle emozioni di tuo figlio e dalle sue reazioni? Ti sembra di non riconoscerlo più e non sai come gestire questa “persona sconosciuta” che vive a casa con te?
Sebbene possiate avere la sensazione che nessuno possa capire la vostra esperienza di vita o i vostri sentimenti, sappiate che non siete soli. Molti condividono le vostre stesse preoccupazioni e difficoltà, i vostri pensieri e i vostri dubbi.
In questo articolo
Adolescenza: momento di cambiamento
L’adolescenza è considerata un momento emotivamente difficile per molti giovani, e l’insorgenza della maggior parte dei disturbi mentali si verifica proprio in questa fase di vita (American Psychiatric Association, 2013).
Gli adolescenti possono essere categorizzati lungo un continuum che va da adolescenti relativamente tipici e asintomatici ad adolescenti gravemente disregolati sia dal punto di vista emotivo e comportamentale.
Possono presentarsi problemi meno gravi come una lieve tendenza a bere in compagnia; comportamenti autolesivi non suicidari e non gravi; difficoltà nel controllo della rabbia, evitamento della scuola, scarsa consapevolezza di emozioni, difficoltà nel perseguire obiettivi e valori personali; frequenti interruzioni delle relazioni, così come comportamenti maggiormente problematici autolesivi non suicidari, comportamenti sessuali ad alto rischio, disturbi alimentari, uso illecito di droga, abuso di alcool ed altri comportamenti dannosi).
Secondo il modello teorico DBT (Dialectical Behaviour Therapy) sviluppato da Marsha Linehan (1993) i comportamenti problematici dei soggetti emotivamente disregolati derivano dalla combinazione di fattori biologici e ambientali.
Vulnerabilità biologica e ambiente invalidante: quale relazione?
Così come spiegato nella teoria biosociale alcuni individui nascono con una vulnerabilità biologica alle emozioni che si manifesta con:
- elevata sensibilità emozionale: le emozioni intense vengono percepite dagli adolescenti in modo molto intenso
- elevata reattività emozionale: si tende a reagire emotivamente in modo immediato e forte
- lento ritorno allo stato di base: è difficile calmarsi e sentirsi come prima
La maggior parte dei genitori di fronte alle emozioni dolorose del figlio potranno sentirsi confusi o arrabbiati, specie quando le intense reazioni emotive appariranno ai loro occhi come ingiustificate. Proveranno a trovare il modo di aiutarlo a sentirsi meglio, a volte banalizzando o trascurando inavvertitamente le sue emozioni. “Non arrabbiarti, non è niente” “Non ci devi rimanere male”,” Ignoralo e fregatene”; oppure proveranno a dare consigli “La prossima volta perché non provi a.…”
Per molti bambini queste affermazioni possono essere d’aiuto per sentirsi meglio e andare avanti, ma per altri che mostrano una vulnerabilità emotiva, potrebbero invalidare quello che provano, contribuendo a farli sentire come se i loro sentimenti non contassero o non avessero alcun senso.
Quando l’individuo è esposto ad un’ambiente (genitori, insegnanti, amici e così via) che, anche non volutamente, invalida la propria esperienza emotiva, può iniziare a dubitare di sé e delle proprie risposte emotive, a diffidare dei suoi stati interiori e ad analizza invece l’ambiente perché gli suggerisca come agire, pensare o sentire. Questo può avere come risultato la tendenza del soggetto ad autoinvalidarsi e può contribuire alla confusione su di sé riguardo ai propri obiettivi, valori, interessi e alle proprie emozioni.
Gli adolescenti le cui emozioni vengono respinte, anche inavvertitamente, non apprendono abilità efficaci per gestirle, possono non imparare che sono in grado di convivere con emozioni intense e dolorose e possono quindi trovare modi per ridurre il dolore che provano usando modalità pericolose e non sicure.
Disregolazione emotiva e comportamenti problematici: il modello DBT
Secondo il modello della teoria dialettico comportamentale è proprio nell’interazione che si viene a creare tra vulnerabilità emotiva (aspetto biologico) e ambiente invalidante (aspetto ambientale) che si trovano le basi per l’insorgenza e il mantenimento nel corso della vita della disregolazione emotiva.
La capacità di regolare l’emotività è fondamentale poiché la sua assenza o deficitarietà può portare non solo alla disregolazione del comportamento con agiti impulsivi e disfunzionali, ma impatta anche nello sviluppo e mantenimento di un senso di identità stabile e nel mantenimento delle relazioni interpersonali.
“Stabile instabilità”: i gruppi terapeutici proposti dai Centri Itinera
Tra marzo e luglio 2023, presso il Centro Itinera di Viareggio, è stato condotto, con ottimi risultati, il gruppo terapeutico “Stabile instabilità” rivolto ad adolescenti dai 14 anni che desideravano imparare a gestire i propri stati emotivi, l’impulsività, le emozioni intense, migliorare le relazioni con i coetanei e familiari, scoprire i propri obiettivi di vita e come raggiungerli.
Il programma proposto negli incontri si basa sulla terapia dialettico-comportamentale (Dialectical Behavior Therapy, DBT) ed è utile per disturbi caratterizzati da discontrollo emotivo, impulsività, comportamenti autolesivi e a rischio, instabilità e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Gli incontri, a cadenza quindicinale, vengono svolti in piccolo gruppo, sono guidati da due psicoterapeuti.
Il gruppo diventa infatti uno strumento fondamentale per lo sviluppo di nuove abilità perché permette di potenziare il cambiamento, la condivisione e accresce la sensazione di non essere soli nell’affrontare il dolore e la sofferenza.
Durante il gruppo sono state insegnate abilità specifiche per affrontare la vita suddivise in 5 moduli:
- Mindfulness: imparare a essere consapevoli delle proprie emozioni, pensieri e impulsi focalizzando la propria attenzione sul presente.
- Tolleranza alla sofferenza: si apprendono abilità per tollerare il dolore emotivo senza sfociare in comportamenti disfunzionali
- Percorrere la via di mezzo: sviluppare una visione dialettica per cui gli opposti possono essere entrambi veri e che c’è più di un modo di vedere una situazione o un problema.
- Regolazione emotiva: riconoscere, comprendere ed identificare i propri stati emotivi per reagirvi in modo funzionale
- Efficacia interpersonale: imparare a comunicare efficacemente nel rispetto degli altri.
Tale programma ha permesso di lavorare su problematiche quali:
- Disregolazione Emotiva (vulnerabilità emotiva, scoppi d’ira, stati emotivi negativi costanti come depressione, difficoltà nel provare emozioni positive e difficoltà nel modulare le emozioni);
- Disregolazione interpersonale (relazioni instabili, conflitti interpersonali, difficoltà familiari croniche, isolamento sociale, ecc);
- Disregolazione Comportamentale(comportamento impulsivo come autolesionismo, comportamenti sessuali rischiosi, comportamenti a rischio, abbuffate e uso di lassativi, abuso di droga e alcool, uso eccessivo di videogiochi, comportamento aggressivo, comportamenti suicidari e dannosi);
- Disregolazione cognitiva e conflitti familiari;
- Scarsa regolazione di sé (scarsa consapevolezza di emozioni, pensiero e azioni; scarso controllo attentivo, ecc.).
Cosa dicono i ragazz* che hanno partecipato al gruppo
“In questa esperienza del gruppo ho imparato a controllare meglio le mie emozioni e riuscire ad individuare certi comportamenti e pensieri errati. È stata un’esperienza bella.
Posso dire che mi ha mi ha aperto gli occhi su molte cose e che in futuro rifarei.”
“Questo gruppo mi è servito molto per quanto riguarda il parlare con altre persone con cui non avevo un rapporto, quindi mi ha aiutato ad esprimermi meglio.
Mi sono state date moltissime risorse utili da utilizzare in momenti di crisi, sia pratiche che di ragionamento funzionale e le psicologhe mi hanno messo a mio agio durante tutto il corso del gruppo.”
“Da questo gruppo mi porto molta più consapevolezza e regolazione emotiva, molto più controllo nelle azioni e nel non seguire gli impulsi dovuti alle emozioni sovrastanti. Mi è servito anche confrontarmi con persone della mia età che potessero comprendere al meglio cosa volesse dire. Mi è servito a non avere paura di esprimere le sensazioni che provo e di non opprimere le mie emozioni ma di accoglierle e controllarle, portandomi molta più regolazione emotiva”
👉 Il gruppo “Stabile Instabilità” è a disposizione presso la sede Itinera Massa per ragazz* dai 18 anni.
Per informazioni rivolgersi alla dott.ssa Carolina Posenato
cellulare: 333 6073720
email: carolinaposenato@gmail.com
👉 La nuova edizione del gruppo “Stabile Instabilità” è attiva presso la sede Itinera Viareggio.
Per informazioni rivolgersi alla dott.ssa Claudia Lucarini
cellulare 334 9513264
email: claudia.lucarini@hotmail.com
Articolo a cura di
Dott.ssa Claudia Lucarini
Psicologa e psicoterapeuta presso Centro Itinera Viareggio
Dott.ssa Carolina Posenato
Psicologa e psicoterapeuta presso Centro Itinera Massa